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Dott. Castellana Giuseppe
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FSC di Claudio Starnone

Disturbi della voce

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I disturbi vocali comprendono un ampio spettro di patologie che possono essere di natura infiammatoria, disfunzionale o neoplastica.

Soprattutto se persistenti, è necessario eseguire una visita e una laringoscopia per valutare attentamente sia la morfologia che la motilità della laringe.

 

 

 

 

 

Patologia infiammatoria

Non è infrequente presentare un repentino calo di voce durante episodi di raffreddamento. Infatti, la laringite o infiammazione delle corde vocali è una patologia di comune riscontro. Se nella maggior parte dei casi tende a risolversi spontaneamente, in alcuni pazienti può persistere per più settimane e richiede una terapia adeguata.

Relativamente comuni sono i polipi delle corde vocali, ovvero estroflessioni della mucosa delle corde vocali di natura infiammatoria; la cause possono essere diverse, come un cattivo uso delle corde vocali o un’esposizioni cronica al fumo di sigaretta. In quest’ultimo caso è possibile riscontrare un edema cronico delle corde vocali o edema di Reinke, caratterizzato da un rigonfiamento molle delle corde vocali che può richiedere un intervento chirurgico di microlaringoscopia.

 

 

 

 

 

Patologia disfunzionale
La disfunzione delle corde vocali è una condizione in cui una fonazione non corretta può essere la causa di un’alterazione della voce persistente e che, nel tempo, può portare all’insorgenza di noduli cordali. Il trattamento di queste forme prevede una rieducazione logopedica e, nei casi di noduli laringei persistenti, una chirurgia laringea.

Anche nell’anziano possono verificarsi fenomeni simili (presbifonia), legati ad un deficit tenso-adduttorio delle corde vocali. Uno studio del distretto faringolaringeo con una laringoscopia a fibre ottiche o fibrolaringoscopia rappresenta il primo step per poter identificare il disturbo e procedere ad un trattamento adeguato.

 

 

 

 

 

Patologia neoplastica
Nell’ambito delle patologie neoplastiche occorre distinguere le lesioni precancerose e i tumori maligni veri e propri. Nel primo caso si tratta di lesioni delle corde vocali caratterizzate da atipie istologiche ad alto rischio di trasformazione maligna, come la leucoplachia, che si identifica come una lesione di aspetto biancastro della corda vocale.
I tumori della regione glottica, invece, sono tra le neoplasie più frequenti del testa-collo. La loro incidenza è significativamente più alta negli uomini e il fattore predispondente principale è il fumo di sigaretta. Anche alcool, esposizioni a polveri di amianto e radiazioni ionizzanti sono ulteriori fattori di rischio per questo tipo di patologie. Il sintomo più frequente è un abbassamento di voce persistente, al quale possono associarsi anche disturbi deglutitori (disfagia) e, nei casi più severi, difficoltà alla respirazione (dispnea). Una diagnosi precoce di tali malattie è fondamentale in quanto, se individuate in uno stadio iniziale, il tasso di sopravvivenza a 5 anni è superiore all’80-90%. Il trattamento può essere chirurgico (cordectomia laser) o radioterapico.

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tumore corda vocale